Grazie alla vaccinazione di massa, alle mascherine, al distanziamento sociale e a tutte le altre misure restrittive, la diffusione del COVID-19 sembra essere in costante diminuzione al contrario dell’inquinamento che sta tornando ai livelli pre-pandemia.
A partire dallo scorso anno, in seguito al lockdown, abbiamo assistito ad una netta diminuzione dei livelli di inquinamento nella quasi totalità delle città in Italia come nel resto del mondo, dovuto al blocco di tutte le attività economiche considerate non essenziali; di conseguenza anche milioni di persone sono rimaste nelle proprie case provocando una drastica diminuzione del traffico di tutti i mezzi di trasporto.
La diminuzione nel 2020 dei livelli di inquinamento è stata analizzata dal rapporto “MobilitAria 2021”, che confronta i dati di alcune grandi città italiane rispetto all’anno precedente, da cui si evidenzia che ad esclusione di Milano, che ha fatto registrare un aumento del 7%, tutte le altre città analizzate hanno fatto registrare una diminuzione nella concentrazione atmosferica del biossido di azoto (NO2). Il biossido di azoto è uno dei gas tipici delle reazioni di combustione che testimonia come il traffico veicolare, aereo, e tutto il trasporto associato alle attività produttive era diminuito drasticamente. Altro aspetto positivo, evidenziato dal rapporto, è l’aumento delle piste ciclabili (Milano +67 km e Roma +33 km) e della micro-mobilità grazie agli incentivi economici per acquistare monopattini o biciclette elettriche. Purtroppo si sarebbe potuto investire di più nella mobilità sostenibile, non solo per superare la pandemia, ma soprattutto per vivere in un futuro più rispettoso per l’ambiente e per la nostra salute.
Con l’allentamento delle misure restrittive, le attività produttive e gli spostamenti di merci e persone stanno tornando ai livelli consueti e con essi i livelli di inquinamento con cui purtroppo siamo costretti a convivere.
Una istantanea dei livelli di inquinamento è stata scattata dal satellite Sentinel-5P del programma europeo Copernicus che mostra la concentrazione di NO2 nell’atmosfera terrestre in corrispondenza della Cina, da cui possiamo osservare una netta diminuzione nel 2020 rispetto al 2019 a cui è seguito un aumento nell’anno in corso fino agli stessi livelli rispetto al periodo pre-COVID. Naturalmente questa stessa tendenza è in atto nel resto del mondo, Europa compresa.
La pandemia di COVID-19 ha messo in crisi la già difficile situazione dell’inquinamento, da decenni è ormai chiaro il legame tra alti livelli di inquinamento e numerose patologie gravissime, come tumori, malattie cardiovascolari, respiratorie etc. al punto che l’Agenzia Europea per l’Ambiente, in un rapporto del 2020, stima che 630.000 casi di decessi ogni anno in Europa sono attribuibili direttamente all’inquinamento. Questi dati sono molto variabili da nazione a nazione, per esempio i paesi nordici, come Norvegia e Islanda, hanno un tasso di mortalità legata all’inquinamento pari al 9% fino ad arrivare all’Albania con il 23% e alla Bosnia-Erzegovina con il 27%. Un altro dato che spaventa è quello che stima in 20 milioni di anni di vita che sono stati persi nel 2012 a causa di malattie riconducibili all’inquinamento ambientale.
È, quindi, chiaro che durante l’attuale pandemia siamo stati costretti dall’emergenza a prestare attenzione ai livelli di inquinamento indoor, sia per proteggerci direttamente dal contagio da parte del virus SARS-CoV-2 sia perché alti livelli di polveri sottili PM2,5 aumentano la probabilità di contagio . Lo scopo a cui dovremmo tendere, invece, è quello di considerare l’aria che respiriamo come un elemento fondamentale per la nostra salute e proteggerci in tutti quei casi in qui l’ambiente indoor in cui ci troviamo, automobile, ufficio o casa, abbia alti livelli di inquinanti sia di particolato, sia di agenti chimici e sia di natura biologica, come virus e batteri.
Una protezione completa nei confronti di tutti questi inquinanti può essere ottenuta con un purificatore professionale della linea IQAir, grazie alla presenza di un filtro assoluto HEPA (che blocca con una efficienza del 99,95% tutte le particelle più grandi di 0,003 micron) e alla presenza di un filtro al carbone attivo (per le sostanze gassose), che può garantirci un’ambiente salubre e una minore incidenza di tutte quelle malattie correlate all’inquinamento.
Bibliografia
Rapporto MobilitAria: https://www.kyotoclub.org/wp-content/uploads/Rapporto-MobilitAria2021-2-1.pdf
Inquinamento visto dallo spazio: https://www.dire.it/15-03-2021/611958-la-terra-vista-dallo-spazio-inquinamento-a-livelli-pre-covid/
Articolo del Word Econimic Forum: https://www.weforum.org/agenda/2020/07/pollution-co2-economy-china/
Sito del Centro per la Ricerca sull’Energia e sull’Aria Pulita: https://energyandcleanair.org/
Rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente: https://www.eea.europa.eu/publications/healthy-environment-healthy-lives