Gli odontoiatri sono una categoria particolarmente esposta a molte malattie professionali causate dalle contaminazioni ambientali di natura chimica e biologica. Naturalmente, oltre ai medici, sono esposte anche tutte le altre persone che utilizzano gli studi dentistici, dai pazienti agli altri operatori sanitari. Tutti questi rischi sono analizzati nel Decreto Legislativo 81/2008 che si occupa di tutelare i lavoratori riducendo i rischi connessi alla professione odontoiatrica.
In questo articolo ci occuperemo del rischio biologico e chimico causato dalle contaminazioni ambientali aero-trasmesse che possono essere efficacemente abbattute con un purificatore d’aria.
Il primo rischio che andremo ad analizzare è quello biologico che deriva dall’infezione con agenti patogeni: i più importanti sono le epatiti virali (HBV, HCV), l’HIV, Herpes, CMV, e batteri come gli stafilococchi o gli streptococchi. I pericolo è rappresentato dalle goccioline di aerosol (saliva+sangue) che si formano duranti gli interventi soprattutto a causa dell’uso della fresa, del trapano e dell’aria compressa. Questo aerosol si diffonde molto velocemente (fino a 12 metri/secondo) per un raggio di circa 150 cm intorno all’area di intervento e possono raggiungere gli operatori e penetrare nell’organismo attraverso bocca, naso ed occhi. Il rischio biologico è stato valutato anche per quanto riguarda la contaminazione da SARS-COV-2 ed è particolarmente elevato visto che 1 ml di saliva di un paziente infetto può contenere fino a 120 milioni di particelle virali.
Uno studio analizza i livelli di contaminazione biologica ambientale ed evidenzia che gli studi dentistici, presi in esame, mostrano un elevato livello di contaminazione dell’aria e delle superfici alla fine delle attività. Questi livelli di contaminazione microbiologica sono massimi durante i trattamenti odontoiatrici e poi tendono a diminuire alla fine delle attività lavorative.
I ricercatori dell’Imperial College e del King’s College di Londra hanno analizzato la formazione delle goccioline di aerosol prodotto dagli strumenti rotanti. In particolare hanno evidenziato che gli strumenti tradizionali, che lavorano a velocità fino a 450.000 giri / min, producono una grande quantità di aerosol che potrebbe essere significativamente ridotta utilizzando velocità comprese tra 80.000 e 100.000 rpm.
Oltre al rischio biologico, negli studi odontoiatrici è molto alto anche il rischio di contaminazione chimica, questo può essere dovuto all’impiego di prodotti sia per gli interventi dentistici (quali: metalli, cementi, resine, ceramiche etc.) sia ai prodotti utilizzati per la disinfezione dei ferri chirurgici e delle superfici. I prodotti utilizzati negli interventi emettono dei vapori tossici, ma la dispersione aumenta notevolmente quando vengono sottoposti alla fresatura, come nel caso dei contaminanti biologici. Un accenno particolare va all’amalgama a base di mercurio che quando viene sottoposta a fresatura sprigiona particelle estremamente tossiche, infatti il mercurio, secondo l’OMS è inserito tra le 10 sostanze tossiche più pericolose. Il mercurio metallico è scarsamente assorbito a livello intestinale, ed invece, viene assorbito a livello polmonare da cui si diffonde in tutti gli altri organi, in particolar modo nel sistema nervoso dove svolge un potente effetto neurotossico. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha stabilito una dose settimanale tollerabile di mercurio inorganico pari a 4 mg/kg di peso corporeo, calcolando che una classica otturazione con amalgama può contenere fino a 1 grammo di mercurio, possiamo facilmente rendere conto della pericolosità.
Altra fonte di contaminazione chimica è dovuta ai prodotti utilizzati per la disinfezione, pratica molto frequente negli studi dentistici per evitare le contaminazioni biologiche sia per il paziente che l’operatore.
Per abbattere il rischio di contaminazioni biologiche e chimiche è possibile utilizzare un purificatore professionale d’aria della linea IQAir, che ha una serie di purificatori dedicata agli studi odontoiatrici: Dental Pro e Dental Hg. Nello specifico il Dental Pro ha cinque stadi di filtrazione per abbattere tutti quei contaminanti che comunemente si possono trovare negli studi dentistici come: batteri, virus, VOC, vapori di mercurio e sostanze chimiche dei disinfettanti.
Mentre il Dental Hg può essere dotato di un accessorio mobile FlexVac per l’aspirazione alla fonte dell’aerosol, delle polveri di abrasione e dei vapori di mercurio che si sviluppano durante le procedure dentistiche. Il condotto di aspirazione FlexVac viene solitamente posizionato sul petto del paziente, da dove cattura direttamente le particelle contaminanti prima che possano diffondersi nell’ambiente.
A causa della recente pandemia di COVID-19 molti studi dentistici si sono dotati di purificatori d’aria della linea IQAir per proteggersi dalle contaminazioni da SAR-COV-2 e, così facendo, abbattono anche tutti gli altri contaminanti, sia biologici che chimici, connessi all’attività odontoiatrica.
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Bibliografia e Link utili
- https://it.dental-tribune.com/news/valutazione-della-contaminazione-ambientale-odontoiatrica-aerosol-correlata/
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- Mechanisms of Atomization from Rotary Dental Instruments and Its Mitigation, A. Sergis et al., https://doi.org/10.1177/0022034520979644
- https://it.dental-tribune.com/news/una-rotazione-piu-lenta-delle-frese-per-rendere-gli-studi-odontoiatrici-piu-sicuri/
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